martedì 16 giugno 2009

Una casa in Europa


Finalmente il Partito Democratico ha la sua casa in Europa. Si chiamerà Asde, ovvero Alleanza dei socialisti e dei democratici, il gruppo che accoglierà i neoeletti a Strasburgo e che riunirà i democratici italiani e il Partito Socialista Europeo. Dopo mesi di chiacchiere, critiche e strumentalizzazioni di chi come il premier ipotizzava la confluenza del PD nel gruppo misto, il partito di Franceschini risponde con i fatti, ed è lo stesso segretario a mettere tutti a tacere: “Avevano detto e scritto fiumi di inchiostro che sulla collocazione in Europa il PD si sarebbe spaccato, invece eccoci qui uniti”. E non è tutto, dopo l’incontro con il leader del Pse, Martin Schulz, ha dichiarato: “Si tratta di un passo importante per noi, che va nella direzione auspicata da tempo e sono molto soddisfatto per il fatto che il Pse, anche nella sua espressione parlamentare, abbia accettato di seguire questa strada. La portata di questo passo in avanti si capirà nel tempo. Ci sono le condizioni per costituire un'alleanza dei socialisti e democratici che unisca le forze del Pse e dei democratici italiani per la costruzione di un campo più largo. Si tratta del primo passo di un percorso politico che richiederà del tempo”. Lo stesso Schulze ha parlato di un “incontro fruttuoso” e di un gruppo che “sarà accettato da tutti”. Favorevole alla nuova soluzione anche Piero Fassino, responsabile area Esteri del Partito Democratico: “E' un nuovo gruppo che rende evidente la comune volontà dei socialisti e dei democratici italiani di lavorare all'unita' delle forze riformiste in Europa. Inizia un percorso e un progetto politico che nel corso del tempo noi dovremo essere capaci di costruire verificando quali altri interlocutori sullo scenario europeo possano essere interessati a questo progetto". Per l’euro parlamentare PD Gianni Pittella “si costituisce una compagine parlamentare spostata a destra la creazione di un gruppo che tenga unito il campo dei riformisti in Europa e' il perno su cui si dovranno costruire le maggioranze per mantenere una chiara e forte direzione a vocazione europeista in contrasto con l'euroscetticismo crescente a livello europeo''. D’accordo il suo collega Gianluca Susta, che però avverte: “Il gruppo con il PSE è un punto di partenza, non di arrivo”. In attesa dell’incontro ufficiale del 23 giugno, che delineerà le tappe per la nascita dell’ASDE, il PD e il Pse si confrontano e convergono su un importante tema europeo, la presidenze. “Piena sintonia” nel nuovo asse nel dire “no” ad una nuova candidatura di Jose Barroso. D'accordo anche Verdi e Liberaldemocratici. "Mi pare ci sia una condivisione generale contraria. – dice Franceschini - E' necessario che il Parlamento europeo nei prossimi anni assuma un ruolo centrale, e rivendichi la sua sovranità su queste scelte". E Fassino precisa: ''Di nomi ne circolano molti. Per ora diamo per acquisito che riteniamo preferibile un ricambio nella guida della Commissione, poi occorrerà vedere che cosa emerge dal dibattito in Parlamento e fra i governi europei”.

www.partitodemocratico.it

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