giovedì 7 maggio 2009

La battaglia per la scuola in Provincia di Alessandria

Poche righe per esprimere profonda soddisfazione, in qualità di amministratore e di rappresentante di un partito politico, relativamente alle strategie adottate dalla giunta provinciale Filippi e dall'amministrazione regionale Bresso nei confronti della "questione scuola" che in queste settimane ha nuovamente scosso l'opinione pubblica.
La mancata assegnazione di insegnanti alle classi prima della Scuola "Menada" di Pecetto di Valenza e della Scuola "Carducci" di Valenza (per fermarci solo al territorio di stretta competenza) rappresentava, infatti, un enorme perdita non solo economica, per gli investimenti profusi, ma anche sociale e formativa. La scuola non è "terra di nessuno", è quel luogo al quale affidiamo il nostro bene più prezioso, contesto nel quale formiamo i cittadini di domani, con competenza e responsabilità e non deve, quindi, subire scelte dettate da pure logiche ragionieristiche.
Le strategie adottate hanno prodotto il risultato sperato ma ci tengo a fare due precisazioni: da un lato, un plauso a tutta la sinistra che si è mossa con unità e compattezza nei confronti di un obiettivo cruciale per la nostra comunità; dall'altro, un monito alla politica, al mondo della scuola, alla cittadinanza, affinchè rimanga desta l'attenzione nei confronti di una riforma che mieterà comunque "vittime" di anno in anno.
Salvare tutte le scuole, garantendo a ciascuna almeno 15 iscrizioni, richiederà un profondo cambiamento di paradigma da parte degli Enti locali che non potrà prescindere da un ragionamento globale di compensazione rivolto a tutto l'ex distretto scolastico.

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